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Eolico

La parola “eolica” deriva da Eolo, dio greco del vento, il cui nome “aiolos” significa “veloce”.
L’energia eolica è l’energia che si ottiene sfruttando la forza del vento.
Il vento rappresenta dunque una fonte di energia rinnovabile e pulita.

Questa energia viene sfruttata attraverso delle apparecchiature chiamate aerogeneratori, composte in sintesi da una turbina eolica posta alla sommità di una torre di sostegno
ed da un generatore elettrico, il cui principio di funzionamento è lo stesso dei vecchi mulini
a vento:

le pale eoliche, fatte girare dal vento, trasformano l’energia cinetica prodotta dal vento
in energia meccanica, successivamente un generatore collegato alle pale, trasforma l’energia meccanica prodotta dalla rotazione delle pale in energia elettrica.

I fattori che influiscono sulla formazione dei venti sono:

  • il riscaldamento non uniforme dell’atmosfera da parte del sole
  • l’irregolarità della superficie della terra: più un terreno è rugoso, cioè presenta boschi, montagne, in generale di variazioni brusche di pendenza, più il vento incontrerà ostacoli che ridurranno la sua velocità
  • la rotazione della terra

La terra riceve calore dal sole e poi lo cede all’atmosfera, ma la quantità di calore trasferita non è uniforme nelle diverse aree della superficie terrestre.

Nelle aree dove la terra cede meno calore all’atmosfera la pressione dei gas atmosferici aumenta (area di alta pressione), mentre nelle aree dove cede più calore, l’aria si riscalda e la pressione dei gas diminuisce (area di bassa pressione). Sulla formazione di aree di alta e bassa pressione influisce anche la rotazione della terra. Queste diverse masse d’aria, venendo a contatto, si spostano dalle zone dove la pressione è maggiore verso quelle dove la pressione è minore, generando il vento e tanto maggiore è la differenza di pressione tra le zone, tanto più veloce sarà lo spostamento d’aria e quindi tanto più forte sarà il vento.

Il vento in sintesi è lo spostamento d’aria tra zone di diversa pressione, con forza e direzione variabili.

Dunque per determinare l’energia eolica potenzialmente sfruttabile in una determinata zona e valutare la convenienza ad installare un impianto eolico, bisogna conoscere la conformazione del terreno e l’andamento nel tempo della direzione velocità del vento.

In relazione alla direzione ci sono i venti di tramontana da nord, scirocco da est, libeccio da sud e maestrale da ovest.

La forza del vento può essere espressa:

  • in nodi cioè unità di misura della sua velocità. (1 nodo= 1 miglio orario=1,85 chilometri orari)
  • attraverso la scala di Francis Beaufort, da zero a dodici, crescente a seconda della velocità del vento, dell’altezza delle onde marine e degli effetti prodotti.

Si tratta innanzitutto di una fonte sostanzialmente inesauribile di energia, il cui costo di manutenzione è piuttosto contenuto. Un grande vantaggio è quello della riduzione di emissioni di CO2 e inquinanti in atmosfera, dal momento che il funzionamento delle turbine eoliche non prevede processi di combustione (a differenza ad esempio delle fonti fossili).

La produzione di energia eolica nel mondo

L’energia eolica è in costante crescita. Come confermato dai dati del Global Wind Energy Council, al momento la capacità eolica installata globale è di circa 743 GW, permettendo di ridurre di 1,1 miliardi di tonnellate le emissioni di CO2. A livello mondiale i Paesi leader del settore sono Cina e Stati Uniti che nel 2020 hanno realizzato il 75% di tutti i nuovi impianti eolici e, da sole, producono metà dell’energia eolica del mondo.

L’eolico in Italia

In Italia la produzione di energia eolica è concentrata soprattutto nel sud-italia, come confermato dal report Terna del 2020. Come possiamo notare dalla mappa sottostante, al primo posto troviamo la Basilicata con 1417 impianti, seguita da Puglia (1176 impianti) e Sicilia (883 impianti). Alle successive posizioni troviamo Campania, Sardegna e Calabria, mentre nel centro-nord la regione più virtuosa in questo campo è la Toscana con 119 impianti.

I fattori che influiscono sulla formazione dei venti sono:

  • il riscaldamento non uniforme dell’atmosfera da parte del sole
  • l’irregolarità della superficie della terra: più un terreno è rugoso, cioè presenta boschi, montagne, in generale di variazioni brusche di pendenza, più il vento incontrerà ostacoli che ridurranno la sua velocità
  • la rotazione della terra

La terra riceve calore dal sole e poi lo cede all’atmosfera, ma la quantità di calore trasferita non è uniforme nelle diverse aree della superficie terrestre.

Nelle aree dove la terra cede meno calore all’atmosfera la pressione dei gas atmosferici aumenta (area di alta pressione), mentre nelle aree dove cede più calore, l’aria si riscalda e la pressione dei gas diminuisce (area di bassa pressione). Sulla formazione di aree di alta e bassa pressione influisce anche la rotazione della terra. Queste diverse masse d’aria, venendo a contatto, si spostano dalle zone dove la pressione è maggiore verso quelle dove la pressione è minore, generando il vento e tanto maggiore è la differenza di pressione tra le zone, tanto più veloce sarà lo spostamento d’aria e quindi tanto più forte sarà il vento.

Il vento in sintesi è lo spostamento d’aria tra zone di diversa pressione, con forza e direzione variabili.

Dunque per determinare l’energia eolica potenzialmente sfruttabile in una determinata zona e valutare la convenienza ad installare un impianto eolico, bisogna conoscere la conformazione del terreno e l’andamento nel tempo della direzione velocità del vento.

In relazione alla direzione ci sono i venti di tramontana da nord, scirocco da est, libeccio da sud e maestrale da ovest.

La forza del vento può essere espressa:

  • in nodi cioè unità di misura della sua velocità. (1 nodo= 1 miglio orario=1,85 chilometri orari)
  • attraverso la scala di Francis Beaufort, da zero a dodici, crescente a seconda della velocità del vento, dell’altezza delle onde marine e degli effetti prodotti.

Si tratta innanzitutto di una fonte sostanzialmente inesauribile di energia, il cui costo di manutenzione è piuttosto contenuto. Un grande vantaggio è quello della riduzione di emissioni di CO2 e inquinanti in atmosfera, dal momento che il funzionamento delle turbine eoliche non prevede processi di combustione (a differenza ad esempio delle fonti fossili).

La produzione di energia eolica nel mondo

L’energia eolica è in costante crescita. Come confermato dai dati del Global Wind Energy Council, al momento la capacità eolica installata globale è di circa 743 GW, permettendo di ridurre di 1,1 miliardi di tonnellate le emissioni di CO2. A livello mondiale i Paesi leader del settore sono Cina e Stati Uniti che nel 2020 hanno realizzato il 75% di tutti i nuovi impianti eolici e, da sole, producono metà dell’energia eolica del mondo.

L’eolico in Italia

In Italia la produzione di energia eolica è concentrata soprattutto nel sud-italia, come confermato dal report Terna del 2020. Come possiamo notare dalla mappa sottostante, al primo posto troviamo la Basilicata con 1417 impianti, seguita da Puglia (1176 impianti) e Sicilia (883 impianti). Alle successive posizioni troviamo Campania, Sardegna e Calabria, mentre nel centro-nord la regione più virtuosa in questo campo è la Toscana con 119 impianti.

Procedimento per realizzare una centrale eolica.

  1. Individuazione del sito
    a) Ventosità percepita
    b) Accessibilità
    c) Disponibilità dei terreni
    d) Vicinanza con centri abitati
    e) Vicinanza con linee elettriche di Alta Tensione
    f) Posizionamento anemometro
    f.1) Luogo esposto privo di ostacoli
    f.2) Disponibilità del terreno
    g) Disponibilità Ente locale
  2. Inizio campagna di misura.Risulta il passo fondamentale per ogni tipologia di impianto che determinerà la buona riuscita dell’investimento; la campagna di misura dovrà essere effettuata previa autorizzazione all’installazione di palo anemometrico fisso, con almeno 3 anemometri che misurino intensità e direzione del vento su tre livelli a d esempio a 40 m, 25 m, e 15 m.

  3. Le misure dovranno essere fatte per almeno un arco temporale di 12 mesi prevedendo eventuali problematiche, come la formazione di ghiaccio, che possano inficiare le misure.

  4. Le misure per poter essere valide dovranno essere certificate.

I dati validati vanno raccolti e inseriti all’interno di potenti software di calcolo che elaboreranno i datiraccolti sulla base di:

  • Dati meteorologici raccolti sul sito.
  • DTM – Digital Terra Metric – sono mappe 3D digitali per la valutazione dell’orografia con  estensione di almeno 20 km dal punto di misura.
  • Ortofoto – per la valutazione della rugosità del terreno.
  • Rilievi di ostacoli di grande dimensione nel sito.


Questa elaborazione restituirà:

  • la mappa isovento della località interessata.
  • Le correlazioni dei dati di vento all’altezza desiderata.
  • la statistica del vento.
  • La classe del sito (indica l’intensità massima con tempo di ritorno di 50 anni) Questa fase riassunta nel Micrositing delinea il potenziale energetico del sito.

La fase successiva comporterà la scelta di una serie di generatori giudicati idonei sulla base di:

  1. Tipo di vento e cioè l’intensità e la direzione prevalente, la distribuzione viene definita dalla statistica del vento elaborata e quindi si determina la tecnologia di sfruttamento della risorsa eolica

  2. Classe di vento (da 1 vento max molto forte a 4 più debole), le turbine eoliche scelte dovranno sopportare i venti massimi del sito prescelto

  3. Vincoli di trasporto in quanto le turbine in genere vengono trasportate in pezzi e montate in loco; l’elemento più complesso da trasportare risulta essere la pala, questo darà il vincolo maggiore sulle dimensioni dell’aerogeneratore installabile, in quanto la stessa non risulta scomponibile. Infatti tale elemento non risulta la parte più pesante bensì il più lungo. In alcuni casi il trasporto comporterà alcune modifiche stradali come rimozione di guardrail, rettifiche di tornanti, taglio alberi ecc.…, tuttavia oggi il trasporto può essere effettuato con appositi carrelli idraulici che consentono di sollevare con angoli fino a 60° le pale così da consentire un più rapido intervento, minimizzando spese e necessità di modifiche a livello infrastrutturale. Sul luogo del montaggio inoltre dovrà essere piazzata la gru per il montaggio che nel caso specifico è richiesta da 800 t con massimo 200 t ad asse, per questo sono da valutare ponti carreggiate in base alla portata e programmare eventuali interventi

 

E successivamente si dovranno collocare sul territorio in base a:

  1. Geologia del terreno:
    Per definire l’idoneità del sito per il collocamento delle torri si condurrà uno studio geomorfologico e geotecnico dell’area interessata per la definizione del tipo di terreno dei fenomeni franosi presenti.
    Queste informazioni serviranno sia per il posizionamento delle pale sia per l’organizzazione del cantiere. Lo studio restituirà in una prima fase una carta geomorfologica e in seconda istanza dopo aver posizionato sulla carta le torri le caratteristiche del terreno specifiche delle aree interessate.
    Tali dati ricavati da appositi sondaggi restituiranno le caratteristiche meccaniche e stratigrafiche del sito.

  1. Orografia:
    L’orografia del sito riveste soprattutto un importanza fondamentale nella fase logistica e di montaggio delle torri, e quindi si deve analizzare il territorio evidenziando vincoli di natura fisica.

  1. Proprietà disponibili:
    Questo risulta spesso l’aspetto più problematico in quanto si dovrà procedere all’acquisto dei terreni o a forme di affitto delle aree.
    Infatti sulla base dei vincoli geologici, fisici e sulla base delle mappe isovento si dovranno acquisire le aree più interessanti per lo sviluppo del progetto.
    Si dovranno inoltre acquisire delle aree per la realizzazione della stazione di Alta Tensione per l’allacciamento alla Rete di Trasmissione Nazionale –RTN

  1. Posizioni più ventose:
    Analizzati i vincoli fisici e di proprietà si dovranno inserire le pale nelle posizioni che garantiscano maggior ventosità durante l’anno.
    Questo dato si ricava dal Micrositing elaborato in precedenza

  1. Effetti di interferenza tra generatori:
    Importante nel posizionamento risultano vari aspetti tecnici ed estetici.
    Gli aspetti tecnici si riassumono nella turbolenza tra pale eoliche che deve essere evitata il più possibile in quanto penalizzerebbe la produzione energetica.
    Gli aspetti estetici, importanti per l’iter autorizzativo, sono riconducibili all’armonia della composizione del campo evitando il più possibile affollamenti visivi.

  1. Efficienza del campo:
    Tale aspetto è una scelta del progettista e dell’investitore.
    Questo parametro viene ricavato dalle simulazioni del campo che prevedono l’incrocio dei dati di vento con la caratteristica del generatore scelto.
    L’efficienza del campo misura la perdita di energia del generatore eolico inserito in un campo rispetto ad un generatore eolico inserito nello stesso ambiente ma isolato e quindi senza interferenze.
    L’efficienza del campo viene influenzata principalmente dalla vicinanza tra pale, questa determina anche il numero di generatori installabili sullo stesso territorio.
    Conseguenza dell’efficienza risultano le ore equivalenti di funzionamento espresse in kWh/kW che tipicamente possono essere tra le 1800 e 2300 kWh/kW affinché il sito possa essere considerato produttivo.

  1. Impatto ambientale:
    Sotto questa definizione rientrano numerosi aspetti:
  • Avifauna:
    vanno analizzate eventuali rotte migratorie e la fauna presente nel territorio.
  • Rilievi floristici:
    vanno le specie floristiche presenti, tale aspetto può risultare vincolante per il posizionamento delle pale.
  • Impatto visivo:
    Questo aspetto fondamentale nell’iter autorizzativo va analizzato attraverso mappe di intervisibilità a 20 Km (valore limite dell’occhio umano) e inserimenti fotorealistici.
  • Occupazione del suolo e uso del suolo analisi idrologica:
    Solitamente gli aerogeneratori e le opere a supporto occupano circa il 2-3% del territorio necessario per la costruzione dell’impianto (considerando anche la distanza delle macchine pari a 3-10 volte il diametro delle pale): il resto del territorio è utilizzabile, ad esempio per l’attività agricola e la pastorizia. Il cantiere inoltre non dovrà inquinare falde e modificare l’assetto idrologico del territorio.
  • Campi elettromagnetici:
    Il passaggio di linee in Media Tensione collegate a parchi eolici di grosse dimensioni comporta il trasporto di energia con notevoli correnti. Per tale motivo dovrà essere condotto uno studio sui campi elettromagnetici prodotti, e all’occorrenza dovranno essere studiate misure di contenimento degli stessi.

Scelto il modello e fatti i vari accordi con il costruttore si può partire con la progettazione delle opere accessorie ai generatori. La progettazione non si occuperà solamente del dimensionamento dell’aerogeneratore bensì di tutte le opere complementari alla stessa per la collocazione e la connessione dell’impianto in rete elettrica.

Una volta definite gli aspetti visti prima si può partire con la progettazione che si svilupperà su tre filoni principali:

    1. Progettazione del trasporto:
      La progettazione si occuperà di analizzare il percorso del generatore tra porto di arrivo e sito interessato.
      L’attenzione si porrà in ogni caso sugli ultimi chilometri analizzando gli eventuali interventi da realizzare sulle strade, quindi piazzole, allargamenti, rettifiche e quanto necessario.
      Solitamente il trasporto dell’aerogeneratore è a carico del costruttore fino a alcune decine di chilometri dal luogo di installazione.
      Il progetto inoltre si occuperà della viabilità interna del sito, della costruzione delle strade, delle piazzole di montaggio e del numero di passaggi necessari, compresi i mezzi di cantiere, per trasportare tutti i materiali necessari alla realizzazione.

    2. Progettazione strutturale:
      Questa fase si basa su:
      • Indicazioni geotecniche
      • Indicazione degli sforzi comunicate dal costruttore delle pale
      • Indicazione degli schemi di costruzione delle fondazioni comunicate dal costruttore del generatore

    3. Progettazione elettrica:
      Questa fase si basa su:
      • Indicazioni del costruttore
      • Scelta dello schema di impianto (radiale con stazione centrale, ad anello, ecc…)
      • Passeggi su strada
      • Ubicazione stazione MT/AT di allaccio
      • Indicazioni di Enel (MT)/Terna (AT) ed in generale del gestore di rete.

Attraverso linee interrate dedicate si collegherà l’impianto al primo punto utile, individuato dal gestore, per l’allaccio.

Si deve porre molta attenzione all’allacciamento alla rete di Enel/Terna che potrà essere limitata in base alla capacità di trasporto della linea a alla posizione della stessa nella RTN; Enel/TERNA si occuperanno di fornire i costi dell’allaccio e si occuperà della progettazione e successiva realizzazione e della stazione di smistamento. La progettazione a carico del cliente partirà dal punto di connessione che verrà messo a disposizione.

Il cliente dovrà acquisire le aree per tutta l’infrastruttura e cederle a Enel/Terna per la parte di sua gestione.

Con il progetto, che a questo punto è Definitivo, e gli elaborati complementari si chiedono le autorizzazioni. Viene convocata la conferenza dei servizi e la Valutazione di Impatto Ambientale endoprocedimentale.

I principali Enti coinvolti sono:

  • Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica ( per centrali superiori a 30 Mwp di potenza installata);
  • Regione;
  • Provincia;
  • Comune;
  • Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici.
  • Ente gestore aree naturali protette, SIC, ZPS.
  • Comunità Montane.
  • ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile), ENAV (Ente Nazionale Assistenti Volo), Aeronautica Militare.

Solitamente i tempi di realizzazione sono:

  • Individuazione sito:
    2/3 mesi.

  • Campagna di misurazione, comprese le autorizzazioni per l’installazione della torre anemometrica:
    18 mesi.

  • Micrositing, tipo aerogeneratore e sua collocazione:
    1 mese.

  • Progettazione:
    12 mesi.

  • Autorizzazioni:
    12 mesi.

Tempistiche realizzazione e allaccio impianto onshore da rilascio autorizzazione 24 +/- 6 mesi in base alla dimensione del progetto.

Deca Service srl, a mezzo della Società controllata al 100% Windtek srl, ha progettato e presentato per il percorso autorizzativo, attualmente al vaglio delle Amministrazioni competenti, progetto in Provincia di Savona per una potenza installabile di 43,4 Mwp.

  1. Individuazione del sito
    a) Ventosità percepita
    b) Accessibilità
    c) Disponibilità dei terreni
    d) Vicinanza con centri abitati
    e) Vicinanza con linee elettriche di Alta Tensione
    f) Posizionamento anemometro
    f.1) Luogo esposto privo di ostacoli
    f.2) Disponibilità del terreno
    g) Disponibilità Ente locale
  2. Inizio campagna di misura.Risulta il passo fondamentale per ogni tipologia di impianto che determinerà la buona riuscita dell’investimento; la campagna di misura dovrà essere effettuata previa autorizzazione all’installazione di palo anemometrico fisso, con almeno 3 anemometri che misurino intensità e direzione del vento su tre livelli a d esempio a 40 m, 25 m, e 15 m.

  3. Le misure dovranno essere fatte per almeno un arco temporale di 12 mesi prevedendo eventuali problematiche, come la formazione di ghiaccio, che possano inficiare le misure.

  4. Le misure per poter essere valide dovranno essere certificate.

I dati validati vanno raccolti e inseriti all’interno di potenti software di calcolo che elaboreranno i datiraccolti sulla base di:

  • Dati meteorologici raccolti sul sito.
  • DTM – Digital Terra Metric – sono mappe 3D digitali per la valutazione dell’orografia con  estensione di almeno 20 km dal punto di misura.
  • Ortofoto – per la valutazione della rugosità del terreno.
  • Rilievi di ostacoli di grande dimensione nel sito.


Questa elaborazione restituirà:

  • la mappa isovento della località interessata.
  • Le correlazioni dei dati di vento all’altezza desiderata.
  • la statistica del vento.
  • La classe del sito (indica l’intensità massima con tempo di ritorno di 50 anni) Questa fase riassunta nel Micrositing delinea il potenziale energetico del sito.

La fase successiva comporterà la scelta di una serie di generatori giudicati idonei sulla base di:

  1. Tipo di vento e cioè l’intensità e la direzione prevalente, la distribuzione viene definita dalla statistica del vento elaborata e quindi si determina la tecnologia di sfruttamento della risorsa eolica

  2. Classe di vento (da 1 vento max molto forte a 4 più debole), le turbine eoliche scelte dovranno sopportare i venti massimi del sito prescelto

  3. Vincoli di trasporto in quanto le turbine in genere vengono trasportate in pezzi e montate in loco; l’elemento più complesso da trasportare risulta essere la pala, questo darà il vincolo maggiore sulle dimensioni dell’aerogeneratore installabile, in quanto la stessa non risulta scomponibile. Infatti tale elemento non risulta la parte più pesante bensì il più lungo. In alcuni casi il trasporto comporterà alcune modifiche stradali come rimozione di guardrail, rettifiche di tornanti, taglio alberi ecc.…, tuttavia oggi il trasporto può essere effettuato con appositi carrelli idraulici che consentono di sollevare con angoli fino a 60° le pale così da consentire un più rapido intervento, minimizzando spese e necessità di modifiche a livello infrastrutturale. Sul luogo del montaggio inoltre dovrà essere piazzata la gru per il montaggio che nel caso specifico è richiesta da 800 t con massimo 200 t ad asse, per questo sono da valutare ponti carreggiate in base alla portata e programmare eventuali interventi

 

E successivamente si dovranno collocare sul territorio in base a:

  1. Geologia del terreno:
    Per definire l’idoneità del sito per il collocamento delle torri si condurrà uno studio geomorfologico e geotecnico dell’area interessata per la definizione del tipo di terreno dei fenomeni franosi presenti.
    Queste informazioni serviranno sia per il posizionamento delle pale sia per l’organizzazione del cantiere. Lo studio restituirà in una prima fase una carta geomorfologica e in seconda istanza dopo aver posizionato sulla carta le torri le caratteristiche del terreno specifiche delle aree interessate.
    Tali dati ricavati da appositi sondaggi restituiranno le caratteristiche meccaniche e stratigrafiche del sito.

  1. Orografia:
    L’orografia del sito riveste soprattutto un importanza fondamentale nella fase logistica e di montaggio delle torri, e quindi si deve analizzare il territorio evidenziando vincoli di natura fisica.

  1. Proprietà disponibili:
    Questo risulta spesso l’aspetto più problematico in quanto si dovrà procedere all’acquisto dei terreni o a forme di affitto delle aree.
    Infatti sulla base dei vincoli geologici, fisici e sulla base delle mappe isovento si dovranno acquisire le aree più interessanti per lo sviluppo del progetto.
    Si dovranno inoltre acquisire delle aree per la realizzazione della stazione di Alta Tensione per l’allacciamento alla Rete di Trasmissione Nazionale –RTN

  1. Posizioni più ventose:
    Analizzati i vincoli fisici e di proprietà si dovranno inserire le pale nelle posizioni che garantiscano maggior ventosità durante l’anno.
    Questo dato si ricava dal Micrositing elaborato in precedenza

  1. Effetti di interferenza tra generatori:
    Importante nel posizionamento risultano vari aspetti tecnici ed estetici.
    Gli aspetti tecnici si riassumono nella turbolenza tra pale eoliche che deve essere evitata il più possibile in quanto penalizzerebbe la produzione energetica.
    Gli aspetti estetici, importanti per l’iter autorizzativo, sono riconducibili all’armonia della composizione del campo evitando il più possibile affollamenti visivi.

  1. Efficienza del campo:
    Tale aspetto è una scelta del progettista e dell’investitore.
    Questo parametro viene ricavato dalle simulazioni del campo che prevedono l’incrocio dei dati di vento con la caratteristica del generatore scelto.
    L’efficienza del campo misura la perdita di energia del generatore eolico inserito in un campo rispetto ad un generatore eolico inserito nello stesso ambiente ma isolato e quindi senza interferenze.
    L’efficienza del campo viene influenzata principalmente dalla vicinanza tra pale, questa determina anche il numero di generatori installabili sullo stesso territorio.
    Conseguenza dell’efficienza risultano le ore equivalenti di funzionamento espresse in kWh/kW che tipicamente possono essere tra le 1800 e 2300 kWh/kW affinché il sito possa essere considerato produttivo.

  1. Impatto ambientale:
    Sotto questa definizione rientrano numerosi aspetti:
  • Avifauna:
    vanno analizzate eventuali rotte migratorie e la fauna presente nel territorio.
  • Rilievi floristici:
    vanno le specie floristiche presenti, tale aspetto può risultare vincolante per il posizionamento delle pale.
  • Impatto visivo:
    Questo aspetto fondamentale nell’iter autorizzativo va analizzato attraverso mappe di intervisibilità a 20 Km (valore limite dell’occhio umano) e inserimenti fotorealistici.
  • Occupazione del suolo e uso del suolo analisi idrologica:
    Solitamente gli aerogeneratori e le opere a supporto occupano circa il 2-3% del territorio necessario per la costruzione dell’impianto (considerando anche la distanza delle macchine pari a 3-10 volte il diametro delle pale): il resto del territorio è utilizzabile, ad esempio per l’attività agricola e la pastorizia. Il cantiere inoltre non dovrà inquinare falde e modificare l’assetto idrologico del territorio.
  • Campi elettromagnetici:
    Il passaggio di linee in Media Tensione collegate a parchi eolici di grosse dimensioni comporta il trasporto di energia con notevoli correnti. Per tale motivo dovrà essere condotto uno studio sui campi elettromagnetici prodotti, e all’occorrenza dovranno essere studiate misure di contenimento degli stessi.

Scelto il modello e fatti i vari accordi con il costruttore si può partire con la progettazione delle opere accessorie ai generatori. La progettazione non si occuperà solamente del dimensionamento dell’aerogeneratore bensì di tutte le opere complementari alla stessa per la collocazione e la connessione dell’impianto in rete elettrica.

Una volta definite gli aspetti visti prima si può partire con la progettazione che si svilupperà su tre filoni principali:

    1. Progettazione del trasporto:
      La progettazione si occuperà di analizzare il percorso del generatore tra porto di arrivo e sito interessato.
      L’attenzione si porrà in ogni caso sugli ultimi chilometri analizzando gli eventuali interventi da realizzare sulle strade, quindi piazzole, allargamenti, rettifiche e quanto necessario.
      Solitamente il trasporto dell’aerogeneratore è a carico del costruttore fino a alcune decine di chilometri dal luogo di installazione.
      Il progetto inoltre si occuperà della viabilità interna del sito, della costruzione delle strade, delle piazzole di montaggio e del numero di passaggi necessari, compresi i mezzi di cantiere, per trasportare tutti i materiali necessari alla realizzazione.

    2. Progettazione strutturale:
      Questa fase si basa su:
      • Indicazioni geotecniche
      • Indicazione degli sforzi comunicate dal costruttore delle pale
      • Indicazione degli schemi di costruzione delle fondazioni comunicate dal costruttore del generatore

    3. Progettazione elettrica:
      Questa fase si basa su:
      • Indicazioni del costruttore
      • Scelta dello schema di impianto (radiale con stazione centrale, ad anello, ecc…)
      • Passeggi su strada
      • Ubicazione stazione MT/AT di allaccio
      • Indicazioni di Enel (MT)/Terna (AT) ed in generale del gestore di rete.

Attraverso linee interrate dedicate si collegherà l’impianto al primo punto utile, individuato dal gestore, per l’allaccio.

Si deve porre molta attenzione all’allacciamento alla rete di Enel/Terna che potrà essere limitata in base alla capacità di trasporto della linea a alla posizione della stessa nella RTN; Enel/TERNA si occuperanno di fornire i costi dell’allaccio e si occuperà della progettazione e successiva realizzazione e della stazione di smistamento. La progettazione a carico del cliente partirà dal punto di connessione che verrà messo a disposizione.

Il cliente dovrà acquisire le aree per tutta l’infrastruttura e cederle a Enel/Terna per la parte di sua gestione.

Con il progetto, che a questo punto è Definitivo, e gli elaborati complementari si chiedono le autorizzazioni. Viene convocata la conferenza dei servizi e la Valutazione di Impatto Ambientale endoprocedimentale.

I principali Enti coinvolti sono:

  • Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica ( per centrali superiori a 30 Mwp di potenza installata);
  • Regione;
  • Provincia;
  • Comune;
  • Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici.
  • Ente gestore aree naturali protette, SIC, ZPS.
  • Comunità Montane.
  • ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile), ENAV (Ente Nazionale Assistenti Volo), Aeronautica Militare.

Solitamente i tempi di realizzazione sono:

  • Individuazione sito:
    2/3 mesi.

  • Campagna di misurazione, comprese le autorizzazioni per l’installazione della torre anemometrica:
    18 mesi.

  • Micrositing, tipo aerogeneratore e sua collocazione:
    1 mese.

  • Progettazione:
    12 mesi.

  • Autorizzazioni:
    12 mesi.

Tempistiche realizzazione e allaccio impianto onshore da rilascio autorizzazione 24 +/- 6 mesi in base alla dimensione del progetto.

Deca Service srl, a mezzo della Società controllata al 100% Windtek srl, ha progettato e presentato per il percorso autorizzativo, attualmente al vaglio delle Amministrazioni competenti, progetto in Provincia di Savona per una potenza installabile di 43,4 Mwp.