La parola “eolica” deriva da Eolo, dio greco del vento, il cui nome “aiolos” significa “veloce”.
L’energia eolica è l’energia che si ottiene sfruttando la forza del vento.
Il vento rappresenta dunque una fonte di energia rinnovabile e pulita.
Questa energia viene sfruttata attraverso delle apparecchiature chiamate aerogeneratori, composte in sintesi da una turbina eolica posta alla sommità di una torre di sostegno
ed da un generatore elettrico, il cui principio di funzionamento è lo stesso dei vecchi mulini
a vento:
le pale eoliche, fatte girare dal vento, trasformano l’energia cinetica prodotta dal vento
in energia meccanica, successivamente un generatore collegato alle pale, trasforma l’energia meccanica prodotta dalla rotazione delle pale in energia elettrica.
I fattori che influiscono sulla formazione dei venti sono:
La terra riceve calore dal sole e poi lo cede all’atmosfera, ma la quantità di calore trasferita non è uniforme nelle diverse aree della superficie terrestre.
Nelle aree dove la terra cede meno calore all’atmosfera la pressione dei gas atmosferici aumenta (area di alta pressione), mentre nelle aree dove cede più calore, l’aria si riscalda e la pressione dei gas diminuisce (area di bassa pressione). Sulla formazione di aree di alta e bassa pressione influisce anche la rotazione della terra. Queste diverse masse d’aria, venendo a contatto, si spostano dalle zone dove la pressione è maggiore verso quelle dove la pressione è minore, generando il vento e tanto maggiore è la differenza di pressione tra le zone, tanto più veloce sarà lo spostamento d’aria e quindi tanto più forte sarà il vento.
Il vento in sintesi è lo spostamento d’aria tra zone di diversa pressione, con forza e direzione variabili.
Dunque per determinare l’energia eolica potenzialmente sfruttabile in una determinata zona e valutare la convenienza ad installare un impianto eolico, bisogna conoscere la conformazione del terreno e l’andamento nel tempo della direzione e velocità del vento.
In relazione alla direzione ci sono i venti di tramontana da nord, scirocco da est, libeccio da sud e maestrale da ovest.
La forza del vento può essere espressa:
Si tratta innanzitutto di una fonte sostanzialmente inesauribile di energia, il cui costo di manutenzione è piuttosto contenuto. Un grande vantaggio è quello della riduzione di emissioni di CO2 e inquinanti in atmosfera, dal momento che il funzionamento delle turbine eoliche non prevede processi di combustione (a differenza ad esempio delle fonti fossili).
La produzione di energia eolica nel mondo
L’energia eolica è in costante crescita. Come confermato dai dati del Global Wind Energy Council, al momento la capacità eolica installata globale è di circa 743 GW, permettendo di ridurre di 1,1 miliardi di tonnellate le emissioni di CO2. A livello mondiale i Paesi leader del settore sono Cina e Stati Uniti che nel 2020 hanno realizzato il 75% di tutti i nuovi impianti eolici e, da sole, producono metà dell’energia eolica del mondo.
L’eolico in Italia
In Italia la produzione di energia eolica è concentrata soprattutto nel sud-italia, come confermato dal report Terna del 2020. Come possiamo notare dalla mappa sottostante, al primo posto troviamo la Basilicata con 1417 impianti, seguita da Puglia (1176 impianti) e Sicilia (883 impianti). Alle successive posizioni troviamo Campania, Sardegna e Calabria, mentre nel centro-nord la regione più virtuosa in questo campo è la Toscana con 119 impianti.
I fattori che influiscono sulla formazione dei venti sono:
La terra riceve calore dal sole e poi lo cede all’atmosfera, ma la quantità di calore trasferita non è uniforme nelle diverse aree della superficie terrestre.
Nelle aree dove la terra cede meno calore all’atmosfera la pressione dei gas atmosferici aumenta (area di alta pressione), mentre nelle aree dove cede più calore, l’aria si riscalda e la pressione dei gas diminuisce (area di bassa pressione). Sulla formazione di aree di alta e bassa pressione influisce anche la rotazione della terra. Queste diverse masse d’aria, venendo a contatto, si spostano dalle zone dove la pressione è maggiore verso quelle dove la pressione è minore, generando il vento e tanto maggiore è la differenza di pressione tra le zone, tanto più veloce sarà lo spostamento d’aria e quindi tanto più forte sarà il vento.
Il vento in sintesi è lo spostamento d’aria tra zone di diversa pressione, con forza e direzione variabili.
Dunque per determinare l’energia eolica potenzialmente sfruttabile in una determinata zona e valutare la convenienza ad installare un impianto eolico, bisogna conoscere la conformazione del terreno e l’andamento nel tempo della direzione e velocità del vento.
In relazione alla direzione ci sono i venti di tramontana da nord, scirocco da est, libeccio da sud e maestrale da ovest.
La forza del vento può essere espressa:
Si tratta innanzitutto di una fonte sostanzialmente inesauribile di energia, il cui costo di manutenzione è piuttosto contenuto. Un grande vantaggio è quello della riduzione di emissioni di CO2 e inquinanti in atmosfera, dal momento che il funzionamento delle turbine eoliche non prevede processi di combustione (a differenza ad esempio delle fonti fossili).
La produzione di energia eolica nel mondo
L’energia eolica è in costante crescita. Come confermato dai dati del Global Wind Energy Council, al momento la capacità eolica installata globale è di circa 743 GW, permettendo di ridurre di 1,1 miliardi di tonnellate le emissioni di CO2. A livello mondiale i Paesi leader del settore sono Cina e Stati Uniti che nel 2020 hanno realizzato il 75% di tutti i nuovi impianti eolici e, da sole, producono metà dell’energia eolica del mondo.
L’eolico in Italia
In Italia la produzione di energia eolica è concentrata soprattutto nel sud-italia, come confermato dal report Terna del 2020. Come possiamo notare dalla mappa sottostante, al primo posto troviamo la Basilicata con 1417 impianti, seguita da Puglia (1176 impianti) e Sicilia (883 impianti). Alle successive posizioni troviamo Campania, Sardegna e Calabria, mentre nel centro-nord la regione più virtuosa in questo campo è la Toscana con 119 impianti.
a) Ventosità percepitab) Accessibilitàc) Disponibilità dei terrenid) Vicinanza con centri abitatie) Vicinanza con linee elettriche di Alta Tensionef) Posizionamento anemometrof.1) Luogo esposto privo di ostacolif.2) Disponibilità del terreno
g) Disponibilità Ente locale
I dati validati vanno raccolti e inseriti all’interno di potenti software di calcolo che elaboreranno i datiraccolti sulla base di:
Questa elaborazione restituirà:
La fase successiva comporterà la scelta di una serie di generatori giudicati idonei sulla base di:
E successivamente si dovranno collocare sul territorio in base a:
- Avifauna:
vanno analizzate eventuali rotte migratorie e la fauna presente nel territorio.
- Rilievi floristici:
vanno le specie floristiche presenti, tale aspetto può risultare vincolante per il posizionamento delle pale.
- Impatto visivo:
Questo aspetto fondamentale nell’iter autorizzativo va analizzato attraverso mappe di intervisibilità a 20 Km (valore limite dell’occhio umano) e inserimenti fotorealistici.
- Occupazione del suolo e uso del suolo analisi idrologica:
Solitamente gli aerogeneratori e le opere a supporto occupano circa il 2-3% del territorio necessario per la costruzione dell’impianto (considerando anche la distanza delle macchine pari a 3-10 volte il diametro delle pale): il resto del territorio è utilizzabile, ad esempio per l’attività agricola e la pastorizia. Il cantiere inoltre non dovrà inquinare falde e modificare l’assetto idrologico del territorio.
- Campi elettromagnetici:
Il passaggio di linee in Media Tensione collegate a parchi eolici di grosse dimensioni comporta il trasporto di energia con notevoli correnti. Per tale motivo dovrà essere condotto uno studio sui campi elettromagnetici prodotti, e all’occorrenza dovranno essere studiate misure di contenimento degli stessi.
Scelto il modello e fatti i vari accordi con il costruttore si può partire con la progettazione delle opere accessorie ai generatori. La progettazione non si occuperà solamente del dimensionamento dell’aerogeneratore bensì di tutte le opere complementari alla stessa per la collocazione e la connessione dell’impianto in rete elettrica.
Una volta definite gli aspetti visti prima si può partire con la progettazione che si svilupperà su tre filoni principali:
Attraverso linee interrate dedicate si collegherà l’impianto al primo punto utile, individuato dal gestore, per l’allaccio.
Si deve porre molta attenzione all’allacciamento alla rete di Enel/Terna che potrà essere limitata in base alla capacità di trasporto della linea a alla posizione della stessa nella RTN; Enel/TERNA si occuperanno di fornire i costi dell’allaccio e si occuperà della progettazione e successiva realizzazione e della stazione di smistamento. La progettazione a carico del cliente partirà dal punto di connessione che verrà messo a disposizione.
Il cliente dovrà acquisire le aree per tutta l’infrastruttura e cederle a Enel/Terna per la parte di sua gestione.
Con il progetto, che a questo punto è Definitivo, e gli elaborati complementari si chiedono le autorizzazioni. Viene convocata la conferenza dei servizi e la Valutazione di Impatto Ambientale endoprocedimentale.
I principali Enti coinvolti sono:
Solitamente i tempi di realizzazione sono:
Tempistiche realizzazione e allaccio impianto onshore da rilascio autorizzazione 24 +/- 6 mesi in base alla dimensione del progetto.
Deca Service srl, a mezzo della Società controllata al 100% Windtek srl, ha progettato e presentato per il percorso autorizzativo, attualmente al vaglio delle Amministrazioni competenti, progetto in Provincia di Savona per una potenza installabile di 43,4 Mwp.
a) Ventosità percepitab) Accessibilitàc) Disponibilità dei terrenid) Vicinanza con centri abitatie) Vicinanza con linee elettriche di Alta Tensionef) Posizionamento anemometrof.1) Luogo esposto privo di ostacolif.2) Disponibilità del terreno
g) Disponibilità Ente locale
I dati validati vanno raccolti e inseriti all’interno di potenti software di calcolo che elaboreranno i datiraccolti sulla base di:
Questa elaborazione restituirà:
La fase successiva comporterà la scelta di una serie di generatori giudicati idonei sulla base di:
E successivamente si dovranno collocare sul territorio in base a:
- Avifauna:
vanno analizzate eventuali rotte migratorie e la fauna presente nel territorio.
- Rilievi floristici:
vanno le specie floristiche presenti, tale aspetto può risultare vincolante per il posizionamento delle pale.
- Impatto visivo:
Questo aspetto fondamentale nell’iter autorizzativo va analizzato attraverso mappe di intervisibilità a 20 Km (valore limite dell’occhio umano) e inserimenti fotorealistici.
- Occupazione del suolo e uso del suolo analisi idrologica:
Solitamente gli aerogeneratori e le opere a supporto occupano circa il 2-3% del territorio necessario per la costruzione dell’impianto (considerando anche la distanza delle macchine pari a 3-10 volte il diametro delle pale): il resto del territorio è utilizzabile, ad esempio per l’attività agricola e la pastorizia. Il cantiere inoltre non dovrà inquinare falde e modificare l’assetto idrologico del territorio.
- Campi elettromagnetici:
Il passaggio di linee in Media Tensione collegate a parchi eolici di grosse dimensioni comporta il trasporto di energia con notevoli correnti. Per tale motivo dovrà essere condotto uno studio sui campi elettromagnetici prodotti, e all’occorrenza dovranno essere studiate misure di contenimento degli stessi.
Scelto il modello e fatti i vari accordi con il costruttore si può partire con la progettazione delle opere accessorie ai generatori. La progettazione non si occuperà solamente del dimensionamento dell’aerogeneratore bensì di tutte le opere complementari alla stessa per la collocazione e la connessione dell’impianto in rete elettrica.
Una volta definite gli aspetti visti prima si può partire con la progettazione che si svilupperà su tre filoni principali:
Attraverso linee interrate dedicate si collegherà l’impianto al primo punto utile, individuato dal gestore, per l’allaccio.
Si deve porre molta attenzione all’allacciamento alla rete di Enel/Terna che potrà essere limitata in base alla capacità di trasporto della linea a alla posizione della stessa nella RTN; Enel/TERNA si occuperanno di fornire i costi dell’allaccio e si occuperà della progettazione e successiva realizzazione e della stazione di smistamento. La progettazione a carico del cliente partirà dal punto di connessione che verrà messo a disposizione.
Il cliente dovrà acquisire le aree per tutta l’infrastruttura e cederle a Enel/Terna per la parte di sua gestione.
Con il progetto, che a questo punto è Definitivo, e gli elaborati complementari si chiedono le autorizzazioni. Viene convocata la conferenza dei servizi e la Valutazione di Impatto Ambientale endoprocedimentale.
I principali Enti coinvolti sono:
Solitamente i tempi di realizzazione sono:
Tempistiche realizzazione e allaccio impianto onshore da rilascio autorizzazione 24 +/- 6 mesi in base alla dimensione del progetto.
Deca Service srl, a mezzo della Società controllata al 100% Windtek srl, ha progettato e presentato per il percorso autorizzativo, attualmente al vaglio delle Amministrazioni competenti, progetto in Provincia di Savona per una potenza installabile di 43,4 Mwp.